Apertura: Archivio Storico della ex Soprintendenza archeologica della Calabria

16/12/2021

20220601_102425
20220601_102425
Torna nuovamente a essere fruibile nella sua interezza l'Archivio Storico della ex Soprintendenza archeologica della Calabria. Dopo il trasferimento ad altra sede della documentazione riguardante le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone e la loro temporanea indisponibilità, l’Archivio è stato finalmente ricostituito ed è di nuovo accessibile, grazie all’attività svolta dai dipendenti dell’ufficio nell’ambito dei progetti di miglioramento dei servizi culturali e amministrativi resi all’utenza.
Frutto dell'attività della Soprintendenza archeologica reggina, dalle origini alla guida di Paolo Orsi fino agli anni ’80 del secolo scorso, la documentazione custodita rappresenta ancora oggi uno strumento indispensabile per l'esercizio quotidiano della tutela da parte di tutti gli istituti ministeriali calabresi nati dopo la riforma degli ultimi anni e costituisce una fonte indispensabile per la ricerca e per le attività professionali. Studenti e studiosi impegnati in tesi e in pubblicazioni e professionisti del settore incaricati della redazione delle verifiche preventive dell’interesse archeologico potranno quindi usufruire nuovamente dell’archivio storico e dei suoi straordinari tesori.
A breve, inoltre, sarà consultabile per la prima volta anche l'Archivio Storico Disegni, costituito da una collezione di planimetrie, tavole di rilievo e grafici di restituzione relativi all'attività condotta dalla ex Soprintendenza archeologia della Calabria fin dalla sua istituzione. Conservato in una stanza attigua all'archivio storico, all'interno degli spazi di Palazzo Piacentini, la sua consistenza è costituita da un patrimonio di circa 50 mila disegni e al suo interno si conserva anche una sezione di documenti che risalgono alle attività di Paolo Orsi e del suo celebre disegnatore Rosario Carta. Oltre allo specifico interesse scientifico archeologico e antiquario, alcuni disegni costituiscono, in mancanza di fotografie, le ultime testimonianze di paesaggi e monumenti di cui ormai si è persa traccia.
La consultazione degli archivi è consentita per appuntamento, previa autorizzazione del Soprintendente, tramite una richiesta motivata da inviare a sabap-rc@beniculturali.it o, tramite PEC, a mbac-sabap-rc@mailcert.beniculturali.it, utilizzando i moduli allegati.